A tu per tu coi genitori

28 Maggio 2019

Tempo di lettura: 2 min.

Nelle scorse settimane l’iniziativa NeoConnessi ha raggiunto i genitori a scuola con uno speciale tour all’insegna della digital education.

Quattro le tappe in giro per l’Italia, Roma, Milano, Bari e Bologna, e un conduttore d’eccezione: il giornalista, autore, conduttore radiofonico e televisivo Federico Taddia, accompagnato da Gianna Autullo, psichiatra e psicoterapeuta, e Rosy Nardone, docente e pedagogista.

Per rompere il ghiaccio e avviare la discussione è stato mostrato ai tanti genitori in sala un simpatico video che fa vedere la reazione dei bambini davanti a un classico telefono a disco. C’è chi lo ha visto in qualche film e chi lo vede per la prima volta, alcuni sono incuriositi, quasi tutti in difficoltà ad usarlo rispetto allo smartphone, che trovano molto più familiare…

 

Gli incontri si sono trasformati in vere e proprie conversazioni tra gli esperti e i genitori in sala, che hanno fatto tante domande relative ai comportamenti da tenere con i propri figli riguardo all’uso dei device, a quanto tempo si può passare davanti allo schermo, a pericoli e opportunità del Web.

I genitori hanno espresso i loro dubbi e le loro riflessioni sui rischi dei dispositivi e hanno manifestato ai due esperti il bisogno di capire l’approccio più corretto per relazionarsi ai propri figli.

Perché da quel telefono non si stacca mai? Devo controllare a chi scrive e i siti che frequenta? Come faccio a stabilire delle regole sull’utilizzo dello smartphone se nemmeno mi ascolta?

La psichiatra Gianna Autullo ha sottolineato che è fondamentale stabilire dei limiti sull’uso dei dispositivi. L’importante però è che le regole non siano imposte ma contrattate con i propri figli, che siano frutto di una relazione e comprensione reciproca.

In questo senso la relatrice ha comunicato concretamente l’importanza di “camminare” sempre al fianco dei propri figli ma “senza farsi troppo vedere”. Controllarli sì ma far percepire anche la fiducia che si ripone in loro.

Un altro argomento che ha suscitato grande interesse è stato quello della scelta di cosa condividere online e il pericolo che i contenuti postati si diffondano. È importante, ha sottolineato Rosy Nardone, spiegare bene ai figli che un contenuto inviato a un gruppo, per esempio su WhatsApp, può facilmente essere ricondiviso tanto da perderne totalmente il controllo. Per evitarlo, è importante scegliere con cura quali foto o video inviare agli amici, ed evitare sempre di diffondere contenuti privati o imbarazzanti, di se stessi e degli altri.

Il tour è stato un bel momento di scambio su una tematica, quella della digital e media education, a cui i genitori si sono rivelati particolarmente sensibili e desiderosi di risposte e consigli.

Siamo sicuri che quanto emerso sarà utile anche in vista del concorso NeoConnessi che chiede a genitori, figli e docenti di realizzare un patto a tre sull’uso sano e corretto di Internet!

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