Roblox, un nuovo parental control nella piattaforma più amata dai bambini

13 Marzo 2025

Tempo di lettura: 3 min.

Con i suoi 88,9 milioni di utenti attivi giornalieri, Roblox è una delle piattaforme di videogioco più utilizzate dai bambini. La sua caratteristica, rispetto ad altri titoli amatissimi come Fortnite e Minecraft, è che non si tratta di un singolo videogioco, ma di una piazza virtuale attraverso cui gli utenti accedono ad un’enorme libreria di proposte (oltre 40 milioni), chiamati ‘esperienze’. Su Roblox gli utenti, oltre a giocare, possono infatti programmare e caricare i propri giochi, tanto che la piattaforma viene definita ‘la YouTube dei videogiochi’.

 

Su Roblox si gioca gratuitamente, ma si può anche pagare

L’accesso alla piattaforma è completamente gratuito e i pagamenti sono necessari solo se si desidera acquistare vesti grafiche o accessori che servono a personalizzare l’aspetto del proprio avatar oppure l’accesso ad alcune esperienze avanzate e abilità extra. Per acquistare questi potenziamenti gli utenti devono spendere i cosiddetti Robux, la valuta interna al gioco, convertibile in denaro reale. Insomma, anche Roblox adotta il modello ‘Free To Play’ utilizzato da molti altri videogiochi, dove è possibile fruire gratuitamente di molte funzionalità della piattaforma, ma dove si viene facilmente allettati da oggetti e contenuti aggiuntivi che promettono esperienze di gioco più gratificanti e complete.

Giocare e creare, una piattaforma con molte funzioni

Su Roblox dunque si possono vivere ‘esperienze’, ma anche crearne, grazie a strumenti semplici, accessibili anche ai bambini, che permettono di programmare diversi tipi di giochi, come avventure, sparatutto, simulazioni. Ad andare fortissimo sono i giochi “di ruolo”, in cui i giocatori possono agire nei panni di vari personaggi e abitare in contesti realistici o fantastici, come in Brookhaven RP, un’esperienza che consente di vivere in una città virtuale, acquistare case, lavorare e interagire con altri utenti. O come in Adopt me!, uno dei giochi più popolari, che permette di accudire animaletti digitali, interpretando il ruolo del loro padroncino.

Parental control su Roblox

Chiave del successo di questa piattaforma – soprattutto tra i ragazzi sotto i 16 anni – è anche la possibilità di socializzare con altri giocatori attraverso chat testuali e vocali. Dal momento che gli utenti sono perlopiù minori di 14 anni (e dati recenti rivelano che circa 1 utente su 5 ha o meno di 9 anni o è tra i 9 e i 12 anni) per creare un account su Roblox è necessario il consenso informato dei genitori. Al di là di questa prima operazione di accesso, la questione della sicurezza dei giovani utenti di Roblox rimane centrale, in particolare per il rischio di interagire con malintenzionati o di essere esposti a contenuti espliciti. In questa direzione, si sono mossi gli sforzi della piattaforma per implementare nuovi strumenti di controllo parentale, volti a garantire un ambiente più sicuro ai bambini. Ecco le principali funzionalità ora disponibili:​

  1. Account genitore collegato: i genitori possono creare un account personale e collegarlo a quello del figlio, consentendo una gestione remota delle impostazioni e una supervisione dell’attività del bambino sulla piattaforma. 
  2. Impostazioni di chat: per impostazione predefinita dalla piattaforma, gli utenti sotto i 13 anni non possono inviare messaggi diretti al di fuori dei giochi. Tuttavia, i genitori hanno la possibilità di modificare queste impostazioni attraverso i controlli parentali, adattandole alle esigenze della famiglia. 
  3. Limiti di tempo: attraverso l’account genitore, è possibile impostare limiti giornalieri di utilizzo, aiutando a gestire il tempo che il bambino trascorre su Roblox.  
  4. Monitoraggio dell’attività: i genitori possono visualizzare l’elenco degli amici del figlio e monitorare le sue interazioni sulla piattaforma, favorendo una supervisione attiva delle attività sociali online. ​ 
  5. Sistema di classificazione dei contenuti: Roblox ha introdotto etichette per i contenuti in base al livello di maturità richiesto, come “minimo”, “moderato” e “restrittivo”. I genitori possono selezionare il livello appropriato per il proprio figlio, garantendo che acceda solo a contenuti adeguati alla sua età.  
  6. Restrizioni per fasce d’età: gli utenti sotto i 9 anni possono accedere solo a contenuti classificati come “minimo” o “moderato”, mentre quelli sotto i 13 anni necessitano dell’approvazione dei genitori per accedere a determinate funzionalità, come le chat.

Per una guida completa e dettagliata su come utilizzare questi strumenti consulta la sezione Genitori, sicurezza e moderazione, disponibile sul sito.

 

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