TikTok: quando a usarlo sono i bambini

26 Maggio 2020

Tempo di lettura: 3 min.

Da circa un anno e mezzo ho un account su TikTok. Ufficialmente mi serve per motivi professionali, per osservare il mondo dei social network in relazione ai giovanissimi, ma diciamo la verità: a farne uso intensivo è mia figlia, di 10 anni. Mio figlio, che ne ha 13 (è l’età consentita per iscriversi), ha il suo account personale e a sua volta lo utilizza quotidianamente.

Mi capita spesso di sentirli parlare di “tiktoker” famosi, adolescenti o poco più, che hanno già milioni di follower e che con disinvoltura passano da un improvvisato balletto in lip sync (in cui si finge di cantare ma l’audio è quello originale) su TikTok a un video perfettamente confezionato sul proprio canale YouTube. Ne commentano le performance, tra sfide e challenge virali, ma anche gli spezzoni di vita che vengono raccontati nella manciata di secondi a disposizione (massimo 60): episodi tra i banchi di scuola (fino a che era possibile), vita domestica (le mamme vengono prese spesso in giro, ma in modo simpatico!) e confessioni sentimentali. Capisco dalle loro parole che sono molto coinvolti da ciò che vedono, che a volte tendono a farsi “risucchiare” all’interno della piattaforma, senza rendersi conto del tempo che passa, in un flusso frammentato ma continuo e potenzialmente infinito di contenuti divertenti, accattivanti, ammiccanti… Capisco anche che i temi, il linguaggio e le pose sono generazionali e che sarebbe sbagliato volerli tenere lontano da lì. Per questo continuo ad ascoltare e domandare, un po’ per curiosità e molto per tentare di accompagnarli là dove il terreno mi sembra diventare scivoloso.

Nei momenti più restrittivi del nostro lockdown, per esempio, ho chiesto loro se su TikTok si parlava di Coronavirus. Ho scoperto che se ne parlava eccome, che anzi era l’argomento al centro dei video della maggior parte dei tiktoker in quarantena, e che la loro fonte di informazione sul virus era soprattutto quella. La piattaforma aveva inoltre aperto una sezione apposita per fornire indicazioni attendibili attraverso account autorevoli, come quelli di Unicef e Croce Rossa, sintonizzati sui format e le modalità di conversazione degli utenti.

Se dunque abbiamo deciso di lasciare che TikTok sia parte del tempo schermo dei nostri figli, preadolescenti, adolescenti e a volte anche bambini, a guidare noi e loro possono essere alcuni accorgimenti utili per tutelare la privacy e restringere l’esposizione a contenuti non idonei, oltre ad alcune considerazioni per un uso consapevole:

1. Guarda insieme ai tuoi figli le Impostazioni del profilo nella sezione Impostazioni della privacy. Si può scegliere se rendere l’account privato (visibile quindi solo agli amici che sono stati accettati) e se rendere possibile o meno il download dei video pubblicati. In un ambiente così aperto come quello di TikTok è bene anche scegliere chi può inviare messaggi diretti, chi può aggiungere reazioni e commenti ai video, attivando inoltre un filtraggio di questi ultimi o bloccando account indesiderati.
2. Se tuo figlio è ancora un bambino ma hai deciso di lasciarlo navigare su TikTok, puoi accedere, sempre a partire dalle Impostazioni del profilo, alla sezione Controllo Applicazione. Qui puoi decidere di circoscrivere il tempo di utilizzo giornaliero e di attivare una modalità limitata di visione dei contenuti, che funziona secondo un filtro di TikTok per evitare quelli inappropriati alla visione da parte di tutti gli utenti.
Per ridurre il tempo di visione puoi utilizzare anche le limitazioni temporali che si impostano dalle App di Parental Control, come ad esempio WINDTRE Family Protect.
3. Agendo invece sul singolo video (facendo pressione per un secondo su di esso) puoi decidere di nascondere i video di un determinato account o con una determinata canzone/audio. Puoi anche decidere di segnalare singoli contenuti alla piattaforma (a partire dal pulsante Condividi, che apre a diverse opzioni) se ritieni che in qualche modo siano offensivi, scorretti o pericolosi.
4. Se tuo figlio decide di produrre e pubblicare video su TikTok portalo a ragionare sul fatto che si sta sottoponendo al giudizio degli altri e che l’esposizione personale può portare anche ad episodi non gradevoli, dal bodyshaming al cyberbullismo. Proprio per questo è bene decidere, attraverso le Impostazioni del profilo, che tipo di palcoscenico frequentare.
5. Pubblicare video su TikTok può avere degli aspetti interessanti. La piattaforma è facilissima da usare e consente a chiunque di essere un videomaker. Puoi riflettere con tuo figlio sul tipo di contenuti che vuole proporre, scegliendo una chiave divertente, creativa e personale, ma senza necessariamente scadere in un’esposizione eccessiva del suo corpo e della sua privacy.
6. Insomma, prova a capire le regole di TikTok con i tuoi figli perché lo utilizzino con consapevolezza e rispetto, di sé e degli altri.

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