Consigli e risorse

Benessere digitale in famiglia

Il benessere digitale, in inglese digital wellbeing, è quello stato di buona salute psicofisica derivante da un rapporto sano con le tecnologie digitali e si ottiene attraverso l’equilibrio tra attività online e vita reale, creando consapevolezza per un corretto utilizzo degli strumenti informatici e per il controllo dei loro effetti.

L’educazione al benessere digitale è un compito complesso e articolato, che si deve svolgere sia a scuola sia a casa.

Quali regole per gestire il digitale in famiglia?

L’educazione digitale e il coinvolgimento dei genitori sono fondamentali per aiutare i giovani a navigare nel mondo digitale in modo sicuro e responsabile, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia e imparando a gestire i rischi associati.

Videogiochi, social media e tempo sullo schermo, causano sempre discussioni accese o litigi in famiglia. Regole comprensibili e accordi chiari contribuiscono a mantenere la situazione distesa. È utile coinvolgere i bambini e stabilire insieme delle regole di comportamento. Suggerimenti stimolanti e informazioni interessanti.

Gli accordi aiutano i bambini a muoversi in un quadro protetto e a gestire consapevolmente i media digitali. Negoziare le regole incoraggia anche il dialogo tra genitori e figli. Se i bambini hanno voce in capitolo e sono coinvolti, è più probabile che gli accordi vengano mantenuti. Non tutti i dettagli devono essere regolati: a volte sono sufficienti norme generali come per esempio «il cellulare va spendo prima di andare a letto». Naturalmente, anche i tempi liberi dai media possono essere regolati.

Non solo: è importante stabilire anche delle regole per i genitori, perché se è vero che il loro ruolo è quello di accompagnare i più piccoli, è anche vero che l’esempio è l’insegnamento più efficace, ma soprattutto che Internet nasconde delle insidie per tutti. Dunque:

  • Informati prima tu
  • Naviga insieme ai tuoi figli
  • Stai all’occhio e segnala tu per primo eventuali rischi
  • Scegli il luogo giusto per il pc di casa

Come identificare i contenuti positivi in Rete?

Nonostante i rischi, Internet è fondamentale oggi per vivere e per imparare, per apprendere nuove abilità o migliorare quelle che ha al momento, per ispirarsi e restare connessi. Indipendentemente da dove ci si trovi, Internet è una fonte infinita di conoscenza.

Anche se ogni famiglia ha un’idea diversa di cosa sia “sano” o positivo, tutti noi possiamo imparare a scegliere – e insegnare ai nostri figli a fare lo stesso – una combinazione di contenuti e attività adatte a noi.

Analizzare le fonti e verificare l’affidabilità di una notizia online – soprattutto sui social – non è impossibile ma potrebbe non essere facilissimo. Tuttavia è importantissimo verificare se i post, gli articoli e le dichiarazioni pubblicati online, in particolare per consentire un uso corretto e consapevole dei dispositivi digitali e della Rete. Non a caso la media literacy e l’identificazione delle fake news fanno parte dei percorsi di educazione digitale e media literacy che da un po’ di anni si svolgono – o si dovrebbero svolgere – a scuola.

3 consigli per la ricerca di contenuti positivi
  • Esplora le attività online positive
    Chiedi ai tuoi figli quali ritengono siano dei modi positivi di trascorrere il tempo online e perché. Incoraggiali chiedendo quali sono i siti, le App o i video che hanno insegnato loro qualcosa o che li hanno aiutati a sentirsi motivati, ispirati o connessi.
  • Cosa rende un contenuto “dannoso”?
    Chiedi ai tuoi figli quali sono secondo loro le attività online meno positive e perché. Questo è un ottimo momento per parlare di alcuni siti web, piattaforme e App, ma anche di attività specifiche che si svolgono al loro interno. Provate a farli riflettere: quali tipi di video secondo loro valgono il tempo speso e quali no?
  • Lavora insieme ai tuoi figli per creare un equilibrio
    Chiedi ai tuoi figli perché secondo loro è importante trovare un equilibrio con il mondo digitale. Se ritengono di passare molto tempo su contenuti non adatti a loro, cerca insieme a loro spunti sui tipi di contenuti che possono farli sentire a loro agio e aiutali a dare a questi una priorità.

PER APPROFONDIRE LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO: Come identificare contenuti positivi in rete

Come gestire il tempo che i nostri figli passano davanti allo schermo?

Lo “screen time” è il tempo che i bambini trascorrono davanti a uno schermo, computer, tv, tablet o smartphone.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso posizione a riguardo stilando le linee guida che riguardano specificamente i bambini sotto i 5 anni di età. L’OMS invita all’attività fisica contro un modello di vita sempre più sedentaria, che nuoce alla salute nel breve e nel lungo periodo. Quindi no agli schermi per i bambini al di sotto dei 2 anni di età, e al massimo per un’ora per i bambini tra i 2 e i 4 anni. L’OMS precisa che in questa fascia di età è bene trascorrere almeno 3 ore al giorno impegnati in un’attività fisica, meglio se all’aperto.

Le regole dettate dall’OMS sono parse a molti nel campo (per esempio l’autore Jordan Shapiro) un po’ troppo restrittive, ma va considerato che si limitano e focalizzano sui primi anni di vita, in cui è bene non esagerare con l’esposizione a fonti luminose e in generale ad animazioni complesse. Più il bambino cresce d’età, più l’approccio largamente condiviso include una maggiore responsabilizzazione e un invito all’autonomia nella gestione delle tecnologie.

SEGUI IL CORSO SULLA GENITORIALITÀ

Rafforza l’attività educativa svolta a scuola dal progetto didattico NeoConnessi seguendo il corso realizzato con la direzione scientifica di Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini, esperte di media literacy ed educazione digitale e fondatrici dell’associazione Mamamò, fornisce alle famiglie suggerimenti e strategie per la crescita armonica dei figli, oltre a numerosissimi consigli per rafforzare anche a casa la sicurezza online.

Come fare la digital detox a casa?

Distaccarsi completamente dai dispositivi oggi è praticamente impossibile, per lo meno in modo definitivo. Ci sono persone che probabilmente lo fanno ma se pensiamo alle vite che conduciamo in occidente è chiaro che risulta particolarmente faticoso e forse anche senza un senso preciso. Possiamo però staccarci talvolta dalla tecnologia, per esempio per un weekend, ed è assolutamente sano.

Con il termine “digital detox” ci si riferisce proprio a una disintossicazione dal digitale, per staccare dalla routine e soprattutto dagli schermi, con un impatto sostanziale sulla nostra concentrazione. È infatti il più efficace rimedio per l’essere continuamente stimolati da video, immagini colorate e perenne movimento che pone spesso il nostro cervello ad allenarsi ad una perenne distrazione.

Attenzione a non esagerare però: il senso è trovare delle modalità sostenibili nel tempo, non attuabili un giorno e poi impraticabili. Potrebbe essere per esempio in famiglia darsi la regola di non avere device tecnologici durante le ore dei pasti. Un altro esempio è stabilire una stanza tech-free: la camera da letto, piuttosto che il salotto.

3 consigli per iniziare la digital detox
  • Trova un’attività da fare
    lo smartphone non significa non fare nulla: individua qualcosa di gratificante che potresti fare nel weekend (sport, benessere, compagnia, lettura ecc.).
  • Metti il telefono fuori portata di mano
    Se hai il telefono davanti agli occhi, prima o poi lo sblocchi. Quindi mettilo in un cassetto nascosto, in modalità aereo.
  • Condividi l’esperienza in famiglia
    Fai un weekend digital detox con tutta la famiglia insieme. Condividere è l’unico modo di creare una rete di consapevolezza e fiducia in famiglia.

Come applicare il benessere digitale a scuola?

Una delle domande principali che si pongono i genitori è se e come anche a scuola si possa coltivare il benessere digitale. L’unione delle forze e la cooperazione attiva e consapevole tra scuola e famiglia, i due pilastri educativi, è fondamentale per disegnare un ambiente di apprendimento coerente sempre. Ancora di più quando si fanno i conti con l’educazione digitale intesa come strumento culturale che promuove nei bambini crescita in sicurezza e competenze di inclusione sociale.

NeoConnessi offre agli insegnanti e ai genitori risorse reperibili online, indicazioni tecniche di prevenzione e sicurezza, modelli di comportamento che tengono conto della relazione tra controllo e fiducia. Per favorire una riflessione condivisa sull’uso consapevole e sicuro della Rete attraverso un percorso di Digital e Media Education che promuove l’educazione a un uso positivo e consapevole di Internet e della tecnologia.

LEGGI A CASA “NATI DIGITAL – STORIA PER PICCOLI ESPLORATORI CURIOSI”

A scuola come a casa, il tempo della condivisione è prezioso per crescere, sempre. Leggiamo il libro insieme condividendone la lettura e le esperienze digitali. Chiediamolo ai docenti nel flusso dei prestiti che fanno capo alla bibliotechina di classe affinché racconto, divertimento e riflessioni siano condivisi anche in famiglia.

Quali strumenti e App usare per ottenere il Benessere digitale?

Quali sono le applicazioni o i software che possono aiutarci a migliorare il nostro benessere digitale, monitorando o riducendo l’uso che facciamo dei dispositivi? Anche se può sembrare un controsenso visto che parliamo di digital detox e screen time, esistono diverse applicazioni per aiutarci a gestire il tempo che spendiamo davanti a uno schermo e online. Vediamone alcune:

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  • Benessere digitale è la App sviluppata da Google che combatte la dipendenza da smartphone, illustrando delle statistiche attraverso le quali l’utente potrà leggere, nero su bianco, le sue abitudini. Nei telefoni più moderni è già presente: sui telefoni con Android 10 o versioni successive possiamo beneficiare del sistema di controllo dell’attività aprendo l’App Impostazioni e premendo sul menu Benessere digitale e controllo genitori. Su iPhone possiamo utilizzare la modalità benessere aprendo l’App Impostazioni e pigiando sul menu Tempo di utilizzo.
  • Offtime. Un breve questionario iniziale chiede all’utente perché ha scaricato l’App. Per lavorare di più, per disintossicarsi, per dormire meglio, per rilassarsi? Si possono selezionare le App da tenere mute e in aggiunta si possono anche silenziare chiamate e messaggi. L’ultimo passaggio prima di iniziare il momento detox è la scelta della sua durata. Da tre minuti fino a mezza giornata. La App è gratuita sia per iOS sia per Android.
  • Calm è l’App numero 1 per il sonno, la meditazione e il relax. Grazie a questa App puoi infatti gestire lo stress, bilanciare gli stati d’animo, dormire meglio e concentrare nuovamente la tua attenzione attraverso esercizi di meditazione guidata, storie del sonno, paesaggi sonori, esercizi di respirazione ed esercizi di stretching. È disponibile sia per iOS sia per Android.
  • Freedom blocca App e siti web che fanno perdere tempo in modo da poter essere più concentrati, produttivi e coinvolti con il mondo intorno a sé, come advertising, pubblicità, popup e App e siti inseriti nella propria lista, sincronizzando i limiti su tutti i propri dispositivi. Il principio è semplice ma efficace: l’app blocca siti e App (o addirittura l’Internet) fino a otto ore e ci permette di allestire un calendario settimanale e impostare così periodi regolari senza Internet. Anche questa App è disponibile sia per iOS sia per Android.
  • Focus Quest rende le pause detox dalla tecnologia molto più divertenti permettendo di impostare un timer per rilassarsi e per recuperare concentrazione, integrato un gioco d’avventura in stile GDR da giocare durante le pause. Ogni volta che il timer suonerà basterà quindi aprire l’App per iniziare a giocare svolgendo incarichi, combattendo contro nemici e facendo crescere il personaggio, che può anche scegliere di forgiare nuove armi o nuove magie durante le pause. Focus Quest è disponibile per Android e per iPhone.
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Consulta statistiche e normative sul tema

Oggi il nostro benessere e quello dei nostri figli passa inevitabilmente dal modo in cui usiamo il digitale. Questo anche solo per il fatto che le giornate che viviamo sono sempre più impregnate di dispositivi, come dimostrato dalle statistiche dell’ultimo rapporto EU Kids Online, è cresciuto il numero di bambini/e online: l’età del primo accesso si è progressivamente abbassata e il tempo trascorso in rete continua ad aumentare.

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Lo smartphone è oggi il principale strumento con cui i ragazzi accedono a internet, usato quotidianamente dal 51% dei bambini di 9-10 anni. La prevalenza dell’accesso da smartphone dilata le coordinate spazio-temporali dell’uso di internet. Se l’88% dei ragazzi italiani usa internet a casa ogni giorno, il 44% usa internet quotidianamente quando è in giro per andare da qualche parte (per strada, sui mezzi pubblici, etc.) e il 42% quando è per conto proprio. Cresce soprattutto il numero di bambini di 9-10 anni che hanno fatto qualche esperienza su internet che li ha turbati o fatti sentire a disagio, ormai quasi il 13% del totale.

Anche per questo la 7ª Commissione Permanente del Senato della XVIII Legislatura ha avviato un’Indagine Conoscitiva sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento a seguito della quale il 19 dicembre 2022 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato una circolare dal titolo Indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici in classe, che istituisce il divieto di utilizzo dei cellulari durante le ore di lezione salvo il loro utilizzo in quanto strumenti compensativi […] per finalità inclusive, didattiche e formative, anche nel quadro del Piano Nazionale Scuola Digitale e degli obiettivi della c.d. “cittadinanza digitale.

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Il Decalogo NeoConnessi – 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete si rivolge alle famiglie e intende fornire consigli utili per una corretta educazione digitale dei più piccoli e una navigazione positiva e sicura. È un impegno di responsabilità che riguarda tutti per favorire comportamenti rispettosi online e per rendere la Rete un luogo più sicuro per i bambini, agevolando la loro libertà di vivere il mondo digitale.

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Quali sono i rischi associati a un uso eccessivo della tecnologia?

Un utilizzo eccessivo della tecnologia può comportare iperattività, disturbi del sonno, mancanza di concentrazione, disturbi dell’umore e della regolazione delle emozioni, ma anche depressione, irritabilità e allontanamento dai rapporti sociali a discapito delle sue capacità comunicative.
Purtroppo, per i bambini il rischio di isolamento è maggiore e anche in Italia cominciamo a sentire parlare degli hikikomori, ragazzi, prevalentemente di sesso maschile, che si dedicano esclusivamente alla realtà virtuale, confondendo la vita reale con quella in Rete, perdendo contatto umano con i compagni e la famiglia. Anche per questo è fondamentale per i genitori avere un buon dialogo con i figli, proponendo loro momenti di interazione personale e scambi affettivi.

Come limitare l’uso del cellulare ai bambini?

Limitare l’uso del cellulare ai figli è insieme facilissimo e difficilissimo. Facilissimo perché sono moltissime le App che permettono di farlo, a partire dal Parental Control e dallo Screen Time, per finire con le varie App nate apposta per promuovere il benessere digitale.
Tuttavia è anche difficilissimo dal punto di vista psicologico, perché si tratta di uno strumento di contatto con il mondo e con i coetanei e perché va sempre cercato il giusto equilibrio tra fiducia e controllo.
Detto questo, un primo passo può essere quello di stabilire i momenti della giornata in cui il bambino può avere accesso allo smartphone: solo nei weekend, dopo i pasti e dopo i compiti sono solo una parte delle possibili idee. Una volta fatta l’abitudine diventa normale anche per i più piccoli attenersi a quanto imposto e concordato, e l’utilizzo del cellulare può essere visto come un premio per un buon andamento a scuola, per aver mantenuto un comportamento meritevole o per aver svolto delle faccende utili in casa…

Come aiutare i bambini a sviluppare un uso sano della tecnologia?

Aiutare i bambini a sviluppare un rapporto sano e consapevole con la tecnologia è una delle principali sfide educative del nuovo millennio. Tuttavia non è difficile come si possa pensare e per farlo basterà adottare quelle semplici regole educative che già utilizziamo nel resto della nostra vita quotidiana di genitori. Come sempre infatti è fondamentale dare il buon esempio: in presenza dei bambini, gli adulti devono per primi dimostrare di fare buon uso della tecnologia in casa, evitando di stare sempre col cellulare in mano. Inoltre è fondamentale chiarire che Internet non è il male, anzi è una risorsa importante per imparare, per esempio usandolo per cercare le risposte ai dubbi e alle domande a cui non sappiamo rispondere, stando attenti a riconoscere le fonti attendibili.

Come riconoscere i segnali di dipendenza da Internet nei bambini?

Anche se non è sempre possibile definire in maniera univoca quando una persona sia stata colpita da “dipendenza da internet”, è importante fare attenzione nel caso si manifestino sentimenti di rabbia, tensione, ansia o depressione quando non si può accedere alla rete. Altri fattori a cui occorre stare attenti sono se il bambino trascorre tanto tempo online da perdere la percezione dei propri bisogni primari, come il sonno e la fame, se si manifesta una necessità troppo accentuata di possedere accessori sempre migliori per il computer e per il suo utilizzo, se si ricorre a discussioni e bugie quando si parla del tempo trascorso online e se si manifestano segnali di isolamento sociale e scarsi risultati in ambito scolastico.

Quali sono le risorse disponibili per i genitori che si preoccupano per il benessere digitale dei propri figli?

Tra le sfide educative dei genitori di oggi riveste un ruolo importante il rapporto dei bambini con la tecnologia e la capacità di promuovere un uso consapevole, responsabile e positivo. Le nuove generazioni sono in contatto fin dalla prima infanzia con la tecnologia: i dispositivi digitali (computer, tablet, smartphone…) entrano quotidianamente nella vita di bambini e ragazzi, in quanto strumenti di comunicazione e relazione. Un primo passo è sicuramente quello di costruire insieme le regole di utilizzo e tenere a mente alcuni aspetti fondamentali perché anche il tempo trascorso in rete sia occasione di crescita. A questo proposito – oltre alle App per il benessere digitale che abbiamo illustrato più sopra – il Decalogo NeoConnessi – 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete contiene tantissimi consigli utili per una corretta educazione digitale dei più piccoli e una navigazione positiva e sicura.

Come creare un ambiente scolastico digitale sicuro e positivo?

In un mondo in cui i bambini crescono immersi nella tecnologia, è fondamentale per gli insegnanti capire come utilizzare gli strumenti digitali per arricchire l’apprendimento, in particolare per innovare e rendere più coinvolgenti le proprie metodologie didattiche e utilizzare la tecnologia non come un semplice accessorio, ma come un catalizzatore per una didattica più inclusiva, interattiva e centrata sullo studente. E’ questo proprio lo scopo di NeoConnessi, il progetto di Media Education realizzato con il supporto di esperti in ambito psicologico, pedagogico, tecnologico e didattico e con la collaborazione della Polizia di Stato proprio per avvicinare i più piccoli a temi delicati come la gestione dell’identità digitale, la privacy e il cyberbullismo, offrendo allo stesso tempo una visione positiva sulle opportunità offerte da Internet. Al centro del progetto c’è infatti il libro Nati Digital. Storia per piccoli esploratori curiosi, la favola valoriale, scritta dall’autrice per l’infanzia Antonella Antonelli, aiuta attraverso le storie interattive di Aury, Nico e Tommy a comprendere il potenziale della Rete e le regole per il suo corretto utilizzo.

Come aiutare gli studenti a sviluppare un uso sano della tecnologia?

Smartphone, tablet e PC offrono innumerevoli vantaggi e opportunità di crescita e divertimento. Per esempio, esistono moltissime App e programmi educativi, che stimolano l’apprendimento. Ma non solo: Internet può permettere ai bambini di restare in contatto con amici e familiari lontani, come ci ha insegnato molto bene la pandemia. E anche i videogiochi, spesso tanto criticati, possono contribuire a sviluppare capacità logiche, di problem solving e di gioco di squadra. È innegabile che il nostro mondo stia diventando sempre più tecnologico e che – soprattutto – lo sarà ancora di più nel futuro. Per questo è fondamentale sviluppare sin da bambini la capacità di padroneggiare la tecnologia. Dunque, anche se sappiamo che ci sono anche dei pericoli e rischi nell’utilizzo dei device tecnologici, serve avere una visione positiva e costruttiva della tecnologia che non neghi i punti critici, ma aiuti piuttosto a prenderne consapevolezza per imparare a ridurre i possibili danni.

Come trovare un equilibrio tra vita reale e vita digitale?

L’equilibrio tra la vita reale e quella digitale è un aspetto cruciale dell’educazione digitale: entrambi gli aspetti della nostra esistenza possono essere arricchenti, ma devono essere gestiti in modo bilanciato. Un eccesso di tempo trascorso online può portare all’isolamento sociale e alla disconnessione dal mondo reale, mentre una mancanza di presenza digitale può limitare le opportunità di crescita personale e professionale. Un buon inizio potrebbe essere iniziare dall’identificare le priorità nella vita reale: quali sono? Che si tratti della famiglia, degli amici, dei giochi o della scuola, è fondamentale stabilire cosa è veramente importante e cosa invece è secondario. Dopo aver identificato queste priorità, focalizziamoci sulla qualità del tempo da dedicare a ciascuna di esse e distinguiamo quelle che possiamo svolgere online e quelle che invece dobbiamo svolgere nella vita reale, provando a stabilire limiti per il tempo trascorso sugli schermi.

Come ridurre il tempo trascorso davanti agli schermi?

Gli schermi che utilizziamo quotidianamente, se ne si abusa, possono risultare dannosi per la nostra salute. Per questo esistono diversi strumenti che gli stessi produttori mettono a disposizione per limitare lo Screen Time e sono moltissime le App che permettono di farlo, anche se è bene sempre ricordare che non si deve apparire come delle guardie, senza colpevolizzare i nostri figli ma anzi, al contrario, mostrando interesse ed essendo pronti a dare consigli per un uso corretto, ricercando con cura il giusto equilibrio tra fiducia e controllo. In questo modo sarà possibile sviluppare una complicità nelle attività che vengono svolte, invogliando i nostri bambini a fare domande per comprendere o risolvere i problemi in cui si imbattono.

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