Consigli e risorse

Sai cosa fanno i tuoi figli online?

Sfruttare al meglio le risorse della rete è importante, ma occorre conoscerne anche i rischi. Ormai Internet e device permettono infatti ai nostri figli un accesso pressoché illimitato a contenuti
Ma cosa fare quando questi potrebbero non essere adatti alla loro età
Se la fiducia è fondante nel rapporto tra genitori e figli, in molte occasioni i genitori sono tenuti a controllare le loro attività online e sui dispositivi.

Che cos’è il parental control e a cosa serve?

Lo strumento principale per tutelare i bambini quando  usano i loro dispositivi (Android, iPhone) per navigare in internet – magari facendo ricerche su Google o per guardare un film su Disney Plus – è il parental control. Chiamato in italiano controllo parentale, si tratta di un filtro che protegge i bambini online filtrando i contenuti e rendendo dunque sicuro per i minori l’uso di internet e dei dispositivi

Il parental control impedisce l’accesso a siti con contenuti inappropriati per i minori (pornografia, adescamento online, odio, razzismo, gioco d’azzardo), ritenuti non idonei o a pagamento.

Questo sistema, obbligatorio per legge dal 21 novembre 2023, ma già molto utilizzato dalle famiglie in precedenza, consente di controllare le modalità con cui i minori utilizzano i dispositivi digitali e limitare lo screen time, cioè il tempo che trascorrono online. Offre inoltre un sistema di reportistica per i genitori, così da restare sempre aggiornati sulle attività svolte dai figli.

Il parental control si rivela anche un valido strumento contro i pericoli del web. Per esempio: alcuni videogiochi consentono ai giocatori di parlarsi e scambiarsi messaggi tra loro, offrendo quindi un divertente strumento di socializzazione, se fatto tra amici. Tuttavia, queste chat possono anche essere aperte a sconosciuti. Con il parental control è possibile limitarne o bloccarne l’uso. 

Può essere installato su tutti i dispositivi Android e iOS, smartphone e tablet, ma anche smart TV e console di gioco. Tutto questo per proteggere la sicurezza dei bambini online.

Il parental control, tuttavia, non sostituisce il dialogo in famiglia: una buona e costante comunicazione tra genitori e figli per parlare dei rischi della Rete, ma anche di cosa ci piace fare quando siamo online, è il più valido rimedio per insegnare ai più piccoli come evitare le situazioni di rischio che potrebbe incontrare. 

Come migliore il dialogo genitori-figli sul digitale

Come i genitori sanno bene, non basta imporre delle regole ai bambini, ma è necessario che le indicazioni per l’utilizzo di dispositivi e piattaforme siano coerenti allo “stile educativo” di ciascuna famiglia.  I sistemi di parental control offrono agli adulti un grande aiuto, tuttavia è fondamentale in parallelo al loro utilizzo iniziare un percorso che porti a raggiungere autonomia, spirito critico, senso di responsabilità e capacità di autoregolamentazione anche nella dimensione digitale. Il dialogo genitori-figli e il confronto sui temi della sicurezza, della privacy e del benessere sono infatti più efficaci di qualunque sistema di parental control, perché anche in situazioni a rischio i bambini sapranno come comportarsi.Per questo le regole devono essere sempre aperte a modifiche: in un contesto in cui tutto evolve, la flessibilità è probabilmente la prima vera regola da seguire.

Per cominciare a dialogare in famiglia sulle regole del corretto utilizzo del digitale, scopri il Decalogo NeoConnessi.

Cosa stabilisce il Decreto Caivano sui contenuti inappropriati online?

Il Decreto Caivano adottato dal Consiglio dei Ministri e dedicato alla tutela dei minori prevede l’obbligo per i “fornitori dei servizi di comunicazione elettronica” di assicurare la disponibilità delle applicazioni di controllo parentale nell’ambito dei contratti di fornitura di tali servizi. Inoltre, tali disposizioni prevedono a regime l’obbligo per i produttori di dispositivi di telefonia mobile e simili di assicurare l’installazione di default di tali applicazioni nei nuovi dispositivi immessi sul mercato.

Il Decreto introduce dunque alcune novità con la finalità di proteggere i minori dai rischi online e istituisce per tutti i provider l’obbligo di mettere in campo strumenti idonei per filtrare di default i contenuti inappropriati e bloccare quelli riservati ai maggiorenni. Questi filtri – a disposizione gratuitamente per tutti gli utenti – agiscono su tutti i contenuti non appropriati per i minori (pornografia, odio, razzismo, gioco d’azzardo) e dunque dei blocchi per il materiale riservato a chi ha compiuto la maggiore età.

3 consigli per iniziare
  • Utilizziamo sempre i sistemi di parental control resi obbligatori per legge su tutti i dispositivi utilizzati da minori
  • Stabiliamo insieme le regole e guidiamo i bambini nell’acquisire progressiva autonomia e sicurezza nell’esplorazione dell’universo digitale
  • Usiamo le opportunità aggiuntive offerte da WINDTRE Family Protect per un controllo più approfondito sulle funzionalità del telefono dei nostri figli
LEGGI A CASA “NATI DIGITAL – STORIA PER PICCOLI ESPLORATORI CURIOSI

A scuola come a casa, il tempo della condivisione è prezioso per crescere, sempre. Leggiamo il libro insieme condividendone la lettura e le esperienze digitali. Chiediamolo ai docenti nel flusso dei prestiti che fanno capo alla bibliotechina di classe affinché racconto, divertimento e riflessioni siano condivisi anche in famiglia.

Su quali dispositivi è disponibile il parental control?

Quasi tutti i dispositivi al giorno d’oggi offrono la possibilità di impostare il parental control: computer, smartphone, tablet, console di gioco, smart tv, alcuni router… 

Tuttavia, a seconda del dispositivo (smartphone, TV, computer) e del sistema operativo (Android, iPhone) a cui i bambini hanno accesso bisogna attivarsi di conseguenza. 

Ecco qui le indicazioni per i dispositivi più comuni:

Su PC
  • Windows. Crea un account bambino nel quale attivare le funzionalità previste da Microsoft all’interno del progetto Family Safety. Grazie a questa funzione potrai impostare il giorno (o tutti i giorni) di uso del PC, la quantità di ore che tuo figlio potrà trascorrere davanti al computer, la fascia oraria e impostare vari filtri di contenuto, come l’accesso solo a determinati siti (quelli considerati sicuri da Microsoft).
  • macOS. Anche su un computer Apple la soluzione più facile è creare un profilo utente per tuo figlio in locale. Basterà poi accedere con il profilo del bambino al sistema operativo e aprire la funzionalità Tempo di utilizzo e scegliere se applicare pause di utilizzo del dispositivo, il tempo massimo di utilizzo, modificare le impostazioni su contenuti e privacy, comprese la disponibilità di Film, Programmi TV e App negli store di Apple
Su tablet e cellulari
  • Android. Per attivare il controllo parentale Android bisogna accedere alle impostazioni del Google Play Store, sezione Famiglia e attivare la voce Controllo Genitori: verrà chiesto di inserire un PIN che servirà a disattivare, nel caso, il controllo parentale. È a disposizione anche una guida per i genitori su come gestire questa funzione.
  • iPhone – iPad – iPod touch. Sui dispositivi Apple è presente di default il controllo parentale e la sua attivazione è molto semplice. Attraverso le “Impostazioni” del dispositivo di tuo figlio, clicca su “Generali” e seleziona la voce “Restrizioni”. Si accede alla sezione dedicata al Parental Control, dove si inserisce il PIN per gestirla. All’interno della sezione è possibile selezionare i contenuti disponibili, il livello di privacy, i tempi di utilizzo del dispositivo, l’accesso a siti web e all’App store.
Smart TV

Se i tuoi figli passano molto tempo davanti alla TV è possibile limitare anche su questo dispositivo i contenuti inadatti alla sua età. Da molti anni infatti tutti i modelli prevedono diverse funzionalità di sicurezza adatte a questo scopo. 

Dopo aver accesso il televisore, bisogna cercare il tasto “Menu” (di solito sul telecomando) e individuare la voce “Impostazioni” (o il simbolo di un ingranaggio). Tra le impostazioni, quasi tutti i modelli di televisione degli ultimi anni hanno una funzione “Sicurezza” in cui è possibile attivare il blocco dei canali e la relativa fascia d’età.

WINDTRE FAMILY PROTECT

Scopri come proteggere bambini e ragazzi dai pericoli della Rete con l’app di parental control WindTre.

Come impostare il parental control su Google e YouTube?

Non solo i dispositivi permettono l’utilizzo di sistemi di parental control, ma anche le più comuni piattaforme online, come motori di ricerca.

In questa sezione troverai le istruzioni per impostare il parental control per due tra le più comuni: Google e YouTube.

Come Attivare SafeSearch su Google

SafeSearch è una funzione di Google che permette di gestire i contenuti espliciti come nudità e violenza. Si tratta infatti di un filtro che blocca siti con contenuti non adatti ai minori nei risultati di ricerca di Google.

Impostarla è semplicissimo: basta accedere dal computer al proprio account Google dal dispositivo e dal browser che si desidera e attivare la spunta su Attiva SafeSearch a questo link. Su smartphone e tablet occorre invece installare l’app Google attraverso gli app store, entrare nella sezione Impostazioni, poi Account e privacy e attivare quindi il Filtro SafeSearch.

Come attivare Modalità con restrizioni su YouTube

La Modalità con restrizioni di YouTube è un filtro che serve ad escludere la maggior parte dei potenziali contenuti inappropriati o diseducativi per i minori. Anche in questo caso l’attivazione è semplicissima: bisogna accedere al proprio account e cercare nel Menu “Modalità con restrizioni”. Nella pagina che si apre basta fare clic su Attiva la Modalità con restrizioni per attivare o disattivare l’opzione.

Classificare i videogiochi in base ai contenuti

Il Pan European Game Information (PEGI) è un metodo valido su quasi tutto il territorio europeo usato per classificare i videogiochi attraverso cinque categorie di età e otto descrizioni di contenuto.

Il sistema – realizzato da PEGI s.a., una società belga indipendente, senza scopo di lucro e con finalità sociali – è supportato dai principali produttori di console, tra cui Sony, Microsoft e Nintendo, nonché dagli sviluppatori e dagli editori di giochi interattivi in tutta Europa.

Controllare i figli minori sul web: fino a che punto è possibile?

Anche se il rapporto con i nostri figli è impostato su una relazione di fiducia (la risorsa più preziosa quando si parla di educazione digitale), di fronte alle crescenti minacce web e ai pericoli in cui possono incappare i bambini è naturale che – per assicurare ai propri figli una crescita sana e sicura – un genitore voglia sapere cosa fanno online. La domanda, quindi, è: fino a che punto un genitore può controllare il figlio sul web? Quando rischia di violare la sua privacy?

La risposta è altrettanto semplice: i genitori (o i tutori) possono in ogni caso monitorare l’attività in Rete dei propri figli e i loro movimenti sul web, anche a discapito della privacy. Il Codice Civile sottolinea infatti il fatto che i genitori hanno il compito di “istruire ed educare” i figli e dunque anche di verificare che rispettino le regole impartite. Senza contare che i genitori sono direttamente responsabili delle azioni perpetrate o subite dai figli minori e dei relativi danni. Il controllo dei figli minorenni è quindi da considerarsi più che lecito. 

Ma al di là delle leggi quali sono i limiti da non superare? C’è un impatto psicologico e sociale da parte dei sistemi di parental control che può influenzare lo sviluppo sociale e psicologico dei bambini? In che modo è possibile raggiungere un equilibrio tra sicurezza e privacy, bilanciando tra la protezione dei minori e il rispetto della loro autonomia?

Il limite non è così facile da stabilire e ogni situazione fa sempre un po’ caso a sé. Tuttavia in linea generale il controllo deve essere esercitato soltanto nel momento in cui sussiste una motivazione e non per eccesso di curiosità o senso di possessività. Esiste infatti anche un “diritto dei minori alla privacy“, sancito dall’art. 16 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, siglata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 che tutela anche la vita privata e familiare del bambino da interferenze eccessive e ingiustificate.

Come educare i figli all’uso dei dispositivi?

Gli strumenti finora citati, dal parental control alle modalità d’uso dei motori di ricerca con restrizioni, non sostituiscono mai e in nessun caso il ruolo di controllo e soprattutto di educazione e supporto dei genitori.
Anzi, un approccio sano e positivo alle nuove tecnologie vede gli adulti al fianco dei più piccoli per una scoperta controllata e sorvegliata delle grandi risorse che il web e il mondo digitale può offrire.

Per questo è importante insegnare ai bambini sin da quando sono piccoli cosa si può condividere e cosa no, come comportarsi online, come e quanto tempo utilizzare device e dispositivi, cosa fare in caso di rischi. Insomma: occorre affrontare tutti insieme, a scuola e in famiglia, un percorso di cittadinanza digitale che permetta di costruire un perimetro condiviso all’interno del quale utilizzare internet e i dispositivi in modo sicuro, consapevole e responsabile.

La tecnologia è infatti uno strumento che può essere considerato utile oppure dannoso in base all’uso che se ne fa. E il problema sorge quando l’utilizzo di questi dispositivi diventa eccessivo o sregolato. Per esempio, trascorrere troppo tempo davanti agli schermi può portare a uno scarso profitto scolastico dovuto alla difficoltà di comprensione e concentrazione, bassi livelli di attenzione e minori relazioni sociali con i coetanei, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta.

Dobbiamo insegnare fin da piccoli ad usare responsabilmente questi strumenti. 

3 Consigli per iniziare
  • Insegnate ai vostri figli ad impostare password sicure. I criteri da tenere a mente sono semplici e ormai richiesti da tutti i siti più affidabili durante la creazione di un account, tuttavia vale la pena ricordarle sempre: usare lettere maiuscole e minuscole, inserire numeri e simboli e crearla abbastanza lunga (almeno 8 caratteri).
  • Fate attenzione alle chat. Molti giochi e programmi permettono ai bambini di chattare con altri utenti e non è sempre possibile discriminare tra gli amici e i compagni di giochi e il pubblico indistinto di giocatori. Eventualmente considerate l’utilizzo delle funzioni di parental control che permettono di bloccare le chat in automatico. In ogni caso e in parallelo, sensibilizzate i bambini a chattare solo con i loro amici.
  • Utilizzate i sistemi di parental control descritti in questa pagina.

Consulta statistiche e normative sul tema

Le violenze, i rischi e le truffe online sono un fenomeno che si è sviluppato molto negli ultimi anni a seguito dell’ampio utilizzo dei mezzi di comunicazione online da parte di preadolescenti e adolescenti, tanto che secondo il Ministero della Salute a 11 anni risultano vittime di cyberbullismo il 17.2% dei maschi e il 21,1% delle femmine.

Maggior impatto delle statistiche hanno avuto però le violenze balzate alle cronache nel settembre e ottobre 2023, che hanno spinto il Governo a varare il Decreto legge n.123 del 15 settembre 2023 – chiamato anche Decreto Caivano – e sono state l’occasione per allinearsi alle disposizioni sulla protezione dei minori online previste dal Regolamento Ue sui servizi digitali.

Nel decreto il Governo Italiano ha recepito le linee guida sui sistemi di protezione dei minori sul web individuate e approvate con la Delibera AGCOM 9/23/CONS e reso obbligatorio per legge dal 21 novembre 2023 l’uso del parental control su tutte le linee intestate a soggetti minorenni

Fact Checking: i genitori che non usano il parental control rischiano il carcere?

Contrariamente a quanto scritto su alcuni social, blog e siti inattendibili, il Decreto Caivano NON prevede sanzioni per i genitori che non usano il parental control: sono i provider che devono fornirli sui loro dispositivi e programmi. 

Il Decreto prevede invece pene fino a 2 anni di carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola e la perdita del diritto all’assegno di inclusione in caso di inadempienza all’obbligo scolastico.

Come denunciare un abuso

Normalmente tutti i social media, giochi, servizi online hanno un servizio di segnalazione degli abusi. Tuttavia nei casi più gravi questo potrebbe non bastare, ma sarà necessario rivolgersi alle autorità, facendo una segnalazione allo Sportello per la Sicurezza degli Utenti del Web della Polizia di Stato. La segnalazione è un atto ufficiale tramite il quale porre all’attenzione delle autorità comportamenti ed eventi di natura presumibilmente illegale, al fine di permettere di verificarne l’entità e la natura.

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Leggi le FAQ

Perché è importante il parental control?

I parental control ha l’obiettivo di controllare e monitorare in generale quale sia il comportamento dei propri figli mentre interagiscono coi dispositivi e la sua importanza va di pari passo con l’evoluzione degli strumenti digitali e con l’aumento del loro utilizzo. In un mondo in cui la tecnologia fa sempre più parte del quotidiano è indispensabile per i genitori avere strumenti per poter gestire la relazione dei loro figli con internet e con i device.

In che modo il parental control protegge i bambini online?

l parental control, tradotto in filtro familiare o filtro famiglia in italiano, permette a un genitore di monitorare o bloccare l’accesso a determinate attività da parte del bambino (siti pornografici, immagini violente o pagine con parole chiave), di limitare il tipo di contenuti che può condividere online (privacy) e anche di impostare il tempo di utilizzo di computer, device, tablet e smartphone.

Su quali dispositivi posso installare il parental control?

Al giorno d’oggi il parental control è disponibile su quasi tutti i device (smartphone, tablet, pc, smart tv) e su tutti i sistemi operativi (Windows, macOS, Android, iPhone). Inoltre anche molti siti e motori di ricerca mettono a disposizione funzioni di parental control per limitare l’accesso ai contenuti inadatti ai minori. Infine, dopo il decreto caivano, anche i provider e i fornitori di servizi telefonici (come WINDTRE) devono mettere a disposizione di tutti i loro utenti un sistema di parental control.

In che modo il parental control è uno strumento educativo?

L’uso del parental control aiuta a proteggere i minori sul web, permettendo di limitare l’accesso a contenuti non adatti alla loro età ed è uno strumento molto utile per i genitori (o per gli insegnanti). Tuttavia non si tratta di uno strumento educativo in senso proprio e non sostituisce mai e in nessun caso l’educazione dei genitori e degli insegnanti, che deve portare i bambini ad acquisire autonomia, spirito critico, senso di responsabilità e capacità di autoregolamentazione anche nella dimensione digitale.

Quali tipi di contenuti può filtrare il parental control?

Questi “filtri famiglia” permettono di monitorare o bloccare l’accesso a contenuti inappropriati per i minori (pornografia, adescamento online, odio, razzismo, gioco d’azzardo) e controllare l’uso del web da app e browser, dagli acquisti su App Store e iTunes a libri e film. Prevedono anche la possibilità di impostare il tempo di utilizzo di computer, tv, smartphone e tablet (ad esempio impostando la durata e il numero giornaliero delle connessioni).

È possibile impostare limiti di tempo con il parental control?

Si. Normalmente tutti i sistemi di parental control permettono sia di limitare i contenuti a cui è possibile accedere sia limitare il numero di accessi, di connessioni o il tempo e gli orari di utilizzo di un determinato device. Per esempio, sarà possibile permettere di usare il computer di casa solo in settimana e solo fino alle 23.

Come posso affrontare la resistenza dei miei figli all'uso del parental control?

Non è facile far digerire ai propri figli l’imposizione di un sistema di controllo alle loro attività. Tuttavia se la fiducia è fondante nel rapporto tra genitori e figli, in molte occasioni i genitori sono obbligati a controllare le loro attività online e sui dispositivi. E molto dipende da come la fiducia viene ripagata. Per questo le regole devono essere sempre aperte a modifiche in senso più restrittivo o più permissivo.

Quali sono le conseguenze di non utilizzare il parental control?

Le violenze, i rischi e le truffe online sono un fenomeno che si è sviluppato molto negli ultimi anni a seguito dell’ampio utilizzo dei mezzi di comunicazione online anche da parte dei bambini. Per questo ogni genitore prima o poi dovrà misurarsi con la necessità di controllare le comunicazioni dei figli, su cellulare.

Il parental control è obbligatorio per tutti i contratti internet in Italia?

Dal 21 novembre 2023 sono entrate in vigore  le nuove disposizioni del Decreto Caivano per la protezione dei minori dai rischi del cyberspazio. Le nuove linee guida richiedono a tutti i fornitori di servizi di accesso ad Internet (ISP, Internet Service Provider) di mettere a disposizione dei loro utenti sistemi di parental control, cioè filtri per contenuti inappropriati per i minori e di blocco per quelli riservati ai maggiorenni.

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