Secondo una ricerca condotta su un campione di duemila ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni dall’Osservatorio scientifico di Movimento Etico Digitale, il 79% dei ragazzi trascorre più di 4 ore al giorno sui social, ossia 28 ore a settimana, 120 ore al mese, due interi mesi in un anno. Non solo TikTok, Instagram, Youtube e Whatsapp, ma anche nuovi canali che sfuggono al controllo e spesso alla comprensione degli adulti e che quindi generano ansia nei genitori.
La tecnologia viaggia infatti veloce e produce continue novità anche nel campo dei social media e dei giochi frequentati da bambini e ragazzi. Loro sono pronti a adottare l’ultima app approdata sui telefonini, spesso abbandonando gli spazi come Facebook che sono stati colonizzati dai boomer. Noi come genitori siamo un po’ meno pronti a mappare le nuove tendenze.
A casa nostra di solito si svolge lo stesso siparietto. Io, con aria di chi la sa lunga: “Gabriele, ma tu conosci Omegle?”. Lui, con occhi al cielo e tono annoiato: “Mamma… da mo’ che lo conosco!” (Nota del traduttore: “Mamma… lo conosco da tempo immemore).
Ecco allora alcuni consigli per rimanere al passo ed evitare inutili ansie.
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- Dedica del tempo e informati
È importante dedicare un po’ di tempo per aggiornarsi, seguendo siti che si occupano di educazione digitale. Non affidatevi alle campagne allarmistiche dei media generalisti, che raccontano spesso in chiave sensazionalistica l’ultimo caso di cronaca. Meglio seguire testate specializzate, che forniscano alle famiglie consigli di ampio respiro sull’approccio ai social media.
- Dedica del tempo e informati
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- Crea una rete di genitori
Per crescere un bambino ci vuole un villaggio. Lo stesso vale per preadolescenti e adolescenti: avere altri genitori con cui confrontarsi è importante per captare i segnali di pericolo ma anche per ridimensionare ansie o paure ingiustificate. Possono essere i genitori dei compagni di scuola, ma anche gruppi social come quello creato dal progetto NeoConnessi su Facebook.
- Crea una rete di genitori
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- Parla con i tuoi figli
I tuoi figli sono la fonte più importante di informazione. Anche da una chiacchierata a tavola può emergere il nome di una nuova app che non conosci e che loro stanno usando. Spesso sono loro che possono spiegarti meglio di altri come funzioni. Puoi anche chiedere loro quali app e siti sono popolari tra i loro amici. I bambini possono aprirsi di più quando parlano di qualcun altro. Anche condividere con loro ciò che stai utilizzando tu online, mostrando il tuo profilo Facebook, i tuoi video preferiti o un gioco di cui sei appassionato, può incoraggiarli a fare altrettanto.
Ma se non è questo il caso, puoi sempre cercare chiarimenti rivolgendoti alla Rete, ai siti specializzati e agli altri genitori. Inoltre, anche se non riesci a rimanere aggiornato su ogni nuovo social, mantenere aperti i canali di comunicazione con i tuoi figli, senza atteggiamenti giudicanti, li incoraggerà a venire da te in caso di problemi. I bambini devono sapere che va bene fare errori e che non hanno bisogno di nasconderli a te, che puoi davvero aiutarli nei momenti difficili.
- Parla con i tuoi figli
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- Stabilisci delle regole
Per evitare che scarichino app quando non hanno l’età minima per accedervi, è bene stabilire delle regole chiare (i social media in Italia sono vietati ai minori di 14 anni). È bene concordare che almeno fino a quando non saranno più grandi, non possano scaricare un’app o registrarsi per un account online senza prima chiedere l’autorizzazione a papà e mamma. Per bambini sotto i 14 anni potete anche utilizzare un sistema di parental control che colleghi l’utenza di vostro figlio al vostro account genitore in modo da dover autorizzare il download di nuove app oppure ricevere una notifica quando vengono scaricate (per approfondire l’argomento leggi l’articolo sul Safer Internet Day 2021).
- Stabilisci delle regole