In questo difficile periodo di emergenza Covid 19 stiamo riscoprendo tutti insieme il valore aggiunto delle connessioni, capaci di abbattere muri, di valicare confini, di trasformarci in una grande rete di persone virtualmente vicine.
Anche la scuola oggi si fa a distanza, connessi da casa propria con il tablet alla mano.
Videolezioni, confronto tramite chat di classe, download di schede didattiche in pdf e caricamento degli esercizi svolti sulle piattaforme virtuali di classe si stanno rivelando strumenti essenziali per continuare il programma scolastico. È importante in questo momento mettere in rete le persone, offrendo a bambini e ragazzi l’opportunità di sentirsi vicini e parte di un gruppo. Proprio come prima.
Nella nota pubblicata il 17 marzo 2020, il Ministero dell’Istruzione si esprime con queste parole sulla questione:
“La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati. Da un lato… perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola”, ma “non a scuola” e del fare, per l’appunto, “comunità”. Mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza, combatte il rischio di isolamento e di demotivazione. Le interazioni tra docenti e studenti possono essere il collante che mantiene, e rafforza, la trama di rapporti, la condivisione della sfida che si ha di fronte e la propensione ad affrontare una situazione imprevista…”
Un documento che racchiude in sé un significato fondamentale: bisogna creare ponti d’incontro e di scambio tra studente, docente e gruppo classe, ma anche tra amici e familiari, sfruttando tutte le potenzialità del digitale come mai prima d’ora.
In un intervento sugli effetti psicologici dell’emergenza Covid 19, occasione in cui “le emozioni giocano un ruolo fondamentale”, il prof. Gianluca Castelnuovo, psicologo e psicoterapeuta presso il Servizio di Psicologia Clinica di Auxologico e Professore Ordinario di Psicologia Clinica all’Università Cattolica, ha messo in evidenza il ruolo delle tecnologie e dei social media, grazie ai quali molte famiglie “hanno potuto vivere momenti insieme quasi unici e irripetibili”.
Nell’intervista, Gianluca Castelnuovo offre anche consigli pratici su come impegnare il tempo dei bambini in questo particolare momento. “Per i bambini è importante la continuità delle attività anche perché trasmette molto un senso di sicurezza”. Continuità e senso di sicurezza sono le parole chiave del suo intervento. Ecco perché è importante mantenere una routine simile a quella precedente l’emergenza, come “i compiti di scuola”. La percezione di fare, grazie alle connessioni digitali, “normale” attività didattica, consente infatti di mantenere un senso di normalità e concretezza, oltre che di continuare a coltivare le relazioni.
Al di là dei compiti, le connessioni in rete permettono di arricchire la giornata con proposte di incontro e di scambio di esperienze di vita quotidiana. Si possono per esempio adottare le modalità didattiche del Circle Time, in origine la discussione di gruppo, comodamente seduti per terra in cerchio in classe, su un tema prefissato. Nella versione in connessione digitale i bambini siedono a terra su un cuscino in casa davanti al dispositivo. A turno si esprimono e si passano la parola in una conversazione condivisa su un tema pratico e legato a esperienze positive: per esempio raccontano cosa hanno mangiato a colazione, che film hanno visto in TV, che segnale di speranza hanno esposto sul balcone di casa, commentano e ridono insieme…
Queste e altre esperienze dei propri figli, potrete condividerle nel Gruppo Facebook NeoConnessi – Genitori, Figli e Internet, il luogo dove consolidare un rapporto tra genitori che durerà anche dopo l’emergenza!