Siamo felici di annunciare che in questi giorni sono entrati nelle scuole i primi kit del percorso NeoConnessi.
Sono stati accolti con entusiasmo dai docenti, curiosi di scoprire i contenuti della Guida e iniziare a organizzare il percorso di digital e media education in classe, grazie alle dodici attività proposte, oltre che di coinvolgere le famiglie con il magazine a loro dedicato.
È sempre più facile oggi, entrando nelle aule fin dalla scuola primaria, vedere sul banco, accanto a libri e quaderni, il tablet. Parlando con i docenti si ha la conferma che, grazie anche ai numerosi bandi PON connessi alle varie Azioni previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale e al dibattito socio-pedagogico sulla tecnologia al servizio dell’apprendimento, le scuole sono sempre più stimolate a ragionare sull’opportunità di allestire ambienti di apprendimento che fanno della connettività e dei dispositivi vere e proprie risorse per imparare.
Soprattutto emerge in modo sempre più esplicito e consapevole che a questo orientamento è connesso un altrettanto evidente cambiamento del modo in cui i docenti esercitano il loro ruolo.
E così un percorso di digital e media education come NeoConnessi entra a scuola in maniera del tutto naturale.
Basta fare un giro in Rete o incontrare qualche insegnante per scoprire racconti di esperienze svolte in classe o connesse allo svolgimento dei “compiti a casa” per rendersene conto. In tutte le materie, ma soprattutto per Tecnologia, i bambini oggi sono coinvolti in un nuovo approccio dove tablet e smartphone (questi ultimi soprattutto a casa) sono usati per ricercare informazioni, produrre e gestire immagini, organizzare presentazioni, esercitarsi col coding, usare app per simulare esperimenti scientifici e disegni geometrici.
Alla presenza sempre più ampia della tecnologia e della Rete a scuola si aggiunge la necessità di accompagnare l’uso dei dispositivi e di Internet con “patti” e netiquette condivisi con alunni e famiglie. Ed è proprio a questa esigenza che va incontro il concorso NeoConnessi che chiede una riflessione condivisa tra i tre “protagonisti: bambini, docenti e genitori, al fine di stipulare un contratto condiviso, e creativo, sull’uso consapevole e sicuro della Rete.
Come si metteranno d’accordo insegnanti, genitori e figli nello stipulare le regole per una buona connessione? Lo scopriremo tra qualche mese…