Negli ultimi anni, i filtri bellezza su Instagram e Facebook hanno guadagnato grande popolarità, specialmente tra i giovani. Tuttavia, Meta ha annunciato che alcuni di questi strumenti verranno rimossi per promuovere un uso più sano delle piattaforme social. La decisione è parte di una più ampia strategia per tutelare il benessere digitale degli utenti, in particolare dei bambini e degli adolescenti. La decisione di Meta di eliminare i filtri bellezza segna un passo importante verso un ambiente digitale più sano e autentico. Questo cambiamento offre a genitori e docenti un’occasione per educare i giovani a una relazione più consapevole con i social media, promuovendo l’accettazione di sé e il benessere psicologico.
Addio ai filtri bellezza: un passo verso un ambiente digitale più autentico
Negli ultimi anni, i filtri bellezza su Instagram e Facebook hanno avuto un enorme successo, specialmente tra i giovani. Tuttavia, Meta ha recentemente annunciato la rimozione di alcuni di questi strumenti per promuovere un uso più sano e consapevole delle piattaforme social. Questa scelta riflette una strategia globale volta a tutelare il benessere psicologico degli utenti, con particolare attenzione a bambini e adolescenti. È un passo importante verso un ambiente digitale più autentico, che offre ai genitori e ai docenti un’occasione unica per educare i giovani a un uso più equilibrato dei social media e a una maggiore accettazione di se stessi.
Quali filtri verranno rimossi e perché?
Anche se non si tratta di una decisione nuova (TikTok aveva già deciso di vietare i filtri di bellezza agli utenti minorenni sulla piattaforma proprio per evitare di incentivare la dismorfofobia e Instagram già nel 2019 aveva eliminato tutti i filtri di realtà aumentata che rappresentavano o promuovevano la chirurgia estetica, a causa delle preoccupazioni che possano danneggiare la salute mentale dei loro utenti), Meta ha deciso di eliminare i filtri che alterano significativamente i tratti somatici, come quelli che snelliscono il naso, ingrandiscono gli occhi o levigano la pelle. Questi strumenti sono stati identificati come tra i principali responsabili della distorsione della percezione di sé nei giovani utenti. Anche i filtri che promuovono ideali estetici irrealistici, come trucco pesante o caratteristiche difficilmente raggiungibili senza interventi estetici, saranno rimossi. L’obiettivo è contrastare i messaggi fuorvianti sull’aspetto fisico e ridurre l’ansia sociale legata ai confronti online.
Quali filtri resteranno?
Meta ha comunicato che, a partire dal 14 gennaio, non saranno più disponibili “gli effetti di realtà aumentata costruiti da terze parti, inclusi i marchi e la nostra più ampia comunità di creatori AR”; tuttavia, restano accessibili agli utenti quelli di proprietà di Meta su tutte le app del gruppo – circa 140. Questo significa che non tutti i filtri saranno eliminati. Meta continuerà a rendere disponibili strumenti che aggiungono elementi grafici, come maschere o animazioni, poiché favoriscono l’espressione creativa senza alterare i tratti fisici. Saranno mantenuti anche filtri che migliorano la qualità delle immagini, ad esempio regolando luminosità e contrasto, e quelli utilizzati per fini professionali e commerciali, purché rispettino le nuove linee guida. Questo approccio equilibrato consente agli utenti di continuare a esprimersi in modo creativo, preservando l’autenticità.
Un’opportunità educativa per genitori e docenti
Questo cambiamento rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo dei social media nella vita quotidiana e sull’importanza di utilizzarli in modo equilibrato. Per genitori e docenti, è un’opportunità per educare i giovani a una maggiore consapevolezza digitale e promuovere un benessere psicologico più solido, in linea con un futuro digitale più autentico e inclusivo. Questa decisione di Meta mira infatti anche a promuovere una maggiore autenticità tra gli utenti più giovani, limitando l’accesso ad alcuni filtri in base all’età. Questo cambiamento offre un’occasione per avviare un dialogo con i figli sull’importanza di accettarsi per come si è e di comprendere che le immagini sui social non sempre rappresentano la realtà.
I genitori possono approfittare di questa transizione per sensibilizzare i giovani a un uso consapevole dei social media, spiegando che i filtri possono essere uno strumento creativo ma non devono diventare una necessità per sentirsi accettati. Scopri di più nella sezione genitori su NeoConnessi.it!
Anche i docenti possono svolgere un ruolo fondamentale in questo contesto. Organizzare dibattiti in classe sulle conseguenze di questi filtri può stimolare il pensiero critico e sensibilizzare i giovani al tema della percezione di sé. Inoltre, i docenti possono collaborare con le famiglie per creare un fronte comune, favorendo una gestione equilibrata delle tecnologie digitali. E naturalmente queste attività si possono inserire nei programmi scolastici come momenti di educazione digitale, per aiutare gli studenti a sviluppare un approccio critico ai social media e a riflettere sulle implicazioni psicologiche di strumenti come i filtri bellezza. Scopri tutte le risorse di NeoConnessi dedicate ai docenti a questo link.