“Il ragazzo dai pantaloni rosa”, il film che sta commuovendo l’Italia, racconta la tragica storia vera di Andrea Spezzacatena, adolescente vittima di bullismo e cyberbullismo. La pellicola ci mostra con drammatica intensità come la crudeltà degli altri, amplificata dalla rete, possa avere conseguenze devastanti. Andrea, interpretato da un bravissimo attore esordiente, è un ragazzo sensibile e originale che ama indossare pantaloni rosa, schiariti per errore dalla madre (Claudia Pandolfi). A scuola, Andrea subisce le pressioni e l’isolamento dei compagni, che hanno anche aperto una pagina su Facebook per deriderlo. L’unica a stargli vicino è la sua migliore amica, di cui Andrea è segretamente innamorato. Ma anche la loro amicizia verrà messa a dura prova dalla violenza del bullismo.
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Bullismo e cyberbullismo in Italia: i numeri
Secondo l’Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes, il bullismo e il cyberbullismo sono una realtà preoccupante per i giovani italiani. Ecco i dati più rilevanti dell’indagine del 2024:
- Il 63% dei ragazzi tra i 14 e i 26 anni ha subito atti di bullismo.
- Il 19% delle vittime ha affrontato, più nello specifico, il cyberbullismo;
- Nel caso di bullismo, le ragazze sono vittime nel 70% dei casi, i ragazzi nel 63%, mentre la percentuale sale all’83% per i non binari.
- Il bullismo è più frequente tra i maschi (68%), mentre il cyberbullismo colpisce maggiormente le femmine (21% contro il 16% dei maschi).
Come possono agire i genitori?
La storia di Andrea ci spinge a riflettere sul ruolo fondamentale dei genitori nel prevenire e affrontare il cyberbullismo. Ecco alcuni consigli pratici.
1. Dialogare apertamente con i figli
Creare un clima di fiducia è fondamentale. Chiediamo ai nostri figli con chi interagiscono online, quali social network utilizzano e ascoltiamo le loro emozioni senza giudicare.
2. Riconoscere i segnali di disagio
Attenzione ai campanelli d’allarme, come:
- Cambiamenti improvvisi di umore.
- Isolamento sociale.
- Difficoltà a dormire o calo nel rendimento scolastico.
3. Educare al rispetto, online e offline
Trasmettiamo i valori dell’empatia e del rispetto, spiegando le conseguenze del cyberbullismo e promuovendo un uso consapevole di internet e dei social network.
4. Non avere paura di chiedere aiuto
Se sospettiamo che nostro figlio sia vittima o responsabile di cyberbullismo:
- Raccogliamo prove (screenshot, messaggi).
- Rivolgiamoci a insegnanti, psicologi o figure di riferimento.
- Contattiamo le autorità competenti.
Cosa fare in caso di cyberbullismo?
“Il ragazzo dai pantaloni rosa” ci ricorda che il bullismo e il cyberbullismo possono avere conseguenze devastanti, ma ognuno di noi può fare la differenza. Promuoviamo una cultura del rispetto e della solidarietà, insegnando ai giovani l’importanza di un comportamento corretto online.
Se hai bisogno di aiuto, contatta il Commissariato di Polizia Postale più vicino o visita il sito ufficiale: www.commissariatodips.it
Vuoi approfondire l’argomento?
Leggi Come prevenire hate speech e cyberbullismo e visita la sezione Consigli e risorse – I pericoli della rete.